Legal Tech

In this speech, we explore the regulatory landscape introduced by the new European AI Act, with an enhanced focus on data-centric strategies for managing artificial intelligence systems. This discussion centers on how high-quality data underpins the compliance requirements and technical guidelines of the Act. We will delve into crucial aspects such as robustness, accuracy, and human oversight, emphasizing the role of data in achieving these metrics. As artificial intelligence reshapes industries and societies worldwide, understanding the regulatory framework that governs its deployment becomes increasingly important. By prioritizing a data-centric approach, we aim to dissect the complexities of the AI Act and propose innovative solutions that advocate for a future where data ethics and innovation are intertwined. Join us as we navigate through the implications of the AI Act and champion a data-driven future in AI regulation.

L'approvazione degli Etf spot e l'halving di Bitcoin hanno riacceso l'interesse per le cryptovalute. Ma in caso di problemi legali, possono
essere pignorate? Analisi della normativa di riferimento e prospettive per un asset in forte espansione ma privo di giurisprudenza

Lo scenario cookie-less, pluri-annunciato, sta davvero arrivando. Che cosa ci aspetta, specie per il re-targeting e attività affini? Daremo atto delle novità normative rilevanti (come il DMA e l'AI Act) e delle decisioni delle autorità (per es. il caso IAB Europe, la Cookie Pledge, ecc.) che impattano, così come dei risvolti e dubbi giuridici dei nuovi tool (come Privacy Sandbox, Apple SKAN, Facebook Advanced Matching) e di attuali prassi (fingerprinting, web scraping, ecc.).

L’intelligenza artificiale, usata per creare testi o immagini, genera spesso opere straordinarie. Ma queste opere sono davvero creative? In questo speech parleremo delle linee guida dettate dal Copyright Office degli Stati Uniti, che indicano come e a quali condizioni le opere create con i sistemi di AI, come ChatGPT e Midjourney possono essere registrate e protette dal diritto d’autore, prendendo in esame alcuni casi recenti.  Daremo indicazioni concrete e pratiche su come ottenere i diritti sulle opere in Italia.

In un mondo digitale interconnesso, i diritti digitali hanno un ruolo cruciale ma spesso da bilanciare. L'intersezione tra diritto all'oblio, reputazione, trasparenza, moderazione e nuovi diritti digitali sembrano in contrasto ma rappresentano tasselli di un unico ecosistema. Si discuteranno le sfide etiche e legali nel proteggere la privacy individuale mentre si favorisce la trasparenza digitale e l'utilizzo dell'AI come strumento per la moderazione e il mantenimento della reputazione online.

Questo intervento esaminerà le strategie per attuare politiche di sicurezza efficaci in piccole organizzazioni che non dispongono di un reparto IT dedicato. Si darà particolare attenzione alla raccolta e catalogazione dei dati in modo forense, utile per preparare elementi istruttori per difendere in giudizio il patrimonio e la reputazione di aziende e studi professionali

Sono diverse oggi le normative che obbligano aziende e PA che forniscono o usano sistemi di intelligenza artificiale a svolgere valutazioni sugli impatti dell'IA e sul modo in cui questi sistemi rispettano la legge. È il caso, ad esempio, del Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR): chi intende avvalersi di un sistema di IA deve infatti effettuare una Valutazione d'Impatto sulla Protezione dei Dati (DPIA). Anche l'AI Act, la nuova legge europea sull'intelligenza artificiale, richiede di eseguire una Valutazione d'Impatto sui Diritti Fondamentali (FRIA) quando si usa un sistema di IA. La stessa legge introduce anche l'obbligo di condurre un Conformity Assessment (CA) per dimostrare la conformità del proprio sistema di intelligenza artificiale ai requisiti dell'AI Act. In questo speech verranno presentati i diversi assessment che imprese ed enti pubblici devono svolgere sui propri sistemi di IA per adempiere agli obblighi di legge. Verrà spiegato in che modo e con quali metodologie condurre queste valutazioni, mettendone in luce punti di contatto e differenze, dedicando attenzione anche ai benefici che possono derivare da loro corretto e tempestivo svolgimento

In the age of artificial intelligence, we find ourselves at the crossroads of innovation and ownership. The challenges surrounding AI-created inventions demand a closer look, from untangling the web of ownership rights to recognizing the collaborative efforts between humans and machines, and even contemplating the revolutionary idea of AI as inventors. Today, we explore the importance need for clear guidelines in this dynamic landscape. At the heart of the matter lies the question of intellectual Property ownership for AI-generated inventions. Without explicit guidelines, legal clarity, and comprehensive policies, the landscape becomes a breeding ground for ambiguity and potential disputes. To ensure a conducive environment for innovation and growth, it is essential to establish transparency which clearly defines ownership rights and responsibilities. Clear guidelines are the bedrock upon which the resolution of ownership challenges rests. These guidelines not only provide a roadmap for the direction of the complex terrain of AI ownership but also foster an environment conducive to innovation and collaboration. Without them, the potential benefits of AI technology may be hindered by legal uncertainties and disputes. Clear guidelines are not only a legal necessity; they are a catalyst for progress, ensuring that the fruits of AI's labour are attributed to the rightful owners. The narrative of AI inventions is one of collaboration, where human ingenuity merges with machine capabilities. This collaborative dance poses a challenge to traditional patent laws, designed primarily with human inventors in mind. Recognition of the unique contributions of both humans and machines is essential. Patent laws must adapt to acknowledge this symbiotic relationship, creating a legal framework that supports, rather than hinders, the collaborative nature of AI innovation. In this evolving saga, a provocative question emerges: can AI systems be recognized as inventors? And can humans who initiate the AI creation own the IP? As AI's autonomy and creativity expand, so does the need to reconsider our understanding of inventorship and intellectual property. The legal implications are profound, demanding a re-evaluation of existing frameworks to accommodate the changing dynamics of technological progress. The idea of AI as inventors challenges us to redefine creativity and innovation, sparking a paradigm shift in the legal landscape. In conclusion, the ownership challenges presented by AI inventions beckon us to establish clear guidelines, recognise the collaborative nature of human-AI partnerships and contemplate the groundbreaking notion of AI as inventors. As we stand at the threshold of technological progress, a commitment to clarity and adaptability in legal frameworks will not only resolve ownership challenges but will propel us into a future where innovation flourishes, unencumbered by legal uncertainties. Let us embrace this opportunity for progress and chart a course towards a harmonious coexistence of human ingenuity and artificial intelligence.