Il visore di realtà virtuale TOMMI ai bambini pazienti dell’ospedale di Rimini

Dopo aver trionfato alla Startup Competition del WMF, TOMMI arriva all’ospedale Infermi di Rimini per i bambini del reparto di Oncoematologia pediatrica. Il visore riduce l’ansia, il dolore e lo stress attraverso avventure virtuali.

Venerdì 13 Dicembre 2019
Simone Di Sabatino

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Innovazione Sociale

Li avevamo visti trionfare sul palco del Palacongressi di Rimini nel 2017 quando si erano aggiudicati il premio del pubblico alla 4^ edizione della Startup Competition. Ora tornano a Rimini con un’altra grandissima soddisfazione, quella di aver portato il loro prodotto ai bambini del reparto di Oncoematologia pediatrica dell’ospedale Infermi. Stiamo parlando di TOMMI, il progetto sviluppato dalla startup tutta italiana Softcares Studios che supporta i pazienti ospedalizzati nelle loro necessità psicologiche ed emotive.

TOMMI è un sistema di realtà virtuale, un gioco digitale dedicato ai bambini ospedalizzati che consiste in un ambiente virtuale immersivo che rilassa i bambini, riducendo ansia, stress e la percezione del dolore. Si tratta di una novità assoluta nel campo medico, che sta velocemente guadagnando consensi e che, siamo pronti a scommettere, in pochi anni riuscirà ad ottenere sempre più collaborazioni con ospedali e cliniche. Il suo campo di applicazione infatti è potenzialmente illimitato. Nato come supporto per i bambini ospedalizzati, TOMMI può veicolare contenuti di diversa tipologia, anche per gli adulti, al fine di rendere meno stressante l’ospedalizzazione e le relative terapie. Giocare per curare, un binomio vincente che sta dando ottimi risultati ai ricercatori di TOMMI. Grazie ai caschi di realtà virtuale infatti i bambini possono evadere dalla realtà dell’ospedale, distraendosi e divertendosi, dimenticandosi, almeno per un po’, del loro percorso di cura.

 

Per farci illustrare meglio il progetto abbiamo intervistato Valentino Megale, founder e CEO di Softcares Studios.


Valentino, raccontaci le novità di TOMMI
La novità riguarda Rimini perché da poco TOMMI, il nostro progetto di realtà virtuale per i pazienti pediatrici, è stato ufficialmente introdotto nel reparto di Oncoematologia dell’ospedale di Rimini, l’Infermi.

Come ci siete riusciti?
Grazie alla collaborazione di Istituto Oncologico Romagnolo (IOR), associazione che si occupa di migliorare la qualità di vita dei pazienti pediatrici in oncologia, che ha deciso di comprare TOMMI e di donarlo al reparto guidato dalla Dottoressa Roberta Pericoli e che vede la partecipazione di tutto il team di psicologi e operatori sanitari, team che ha sposato l’innovazione di TOMMI e si è dimostrato particolarmente aperto all’innovazione.

Come si sono approcciati i medici alla vostra soluzione innovativa?
Loro hanno capito che una soluzione basata sulla realtà virtuale, e quindi completamente digitale e non farmacologica, potesse essere introdotta e utilizzata per supportare i bambini al fine di ridurre ansia, dolore e stati di stress, sia in condizioni di degenza prolungata sia in condizioni di day hospital. Parliamo fondamentalmente durante i trattamenti stressanti e i dolori della chemioterapia. TOMMI è stato presentato insieme ad altri progetti che vengono portati in ospedale sempre dallo IOR, come per esempio la pet therapy. È bello il fatto che abbiano deciso di sposare l’innovazione.

Ma questo non è il primo ospedale dove TOMMI è già una realtà. Dove siete presenti oltre che a Rimini?
Vero, questo è il terzo ospedale che viene dopo il Regina Margherita di Torino e il Santissima Annunziata di Taranto dove TOMMI è stato testato e introdotto in due reparti oncologici.
Pochi giorni dopo Rimini inoltre abbiamo introdotto TOMMI nel reparto di oncologia del San Gerardo, a Monza, in collaborazione con il comitato Maria Letizia Verga, associazione che si occupa di migliorare la qualità e l’ospedalizzazione dei pazienti. In particolare qui TOMMI è stato introdotto per essere testato su gruppo di pazienti pre e durante i prelievi di sangue legati poi alla routine medica dei pazienti pediatrici-oncologici. Sarà un vero e proprio test, un percorso di ricerca dove si vedrà quanto TOMMI e la realtà virtuale possano aiutare i pazienti sottoposti a prelievi di sangue a ridurre appunto ansia e dolore. Il progetto è stato sviluppato con la collaborazione della Dottoressa Francesca Nichelli, la psicologa che si occupa del supporto ai pazienti.


Altri progetti nel 2020?
Con Softcare Studios, startup che ha realizzato TOMMI, stiamo lavorando a contenuti di realtà virtuale per adulti e anziani, in particolare a una simulazione di risonanza magnetica per supportare i pazienti durante questo tipo di trattamento e per ridurre la loro ansia. E poi stiamo realizzando altri contenuti sia per la pediatria, sia per gli adulti, con nuove collaborazioni che stanno nascendo.
Nei primi mesi del 2020 avremo anche i risultati  di TOMMI direttamente da Houston, dal Texas Medical Center, dove attualmente è in fase di test per bambini sottoposti a trattamenti odontoiatrici.


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