Videogames e Coronavirus: l’OMS lancia la campagna #PlayApartTogether

L’organizzazione Mondiale della Sanità e le maggiori aziende del settore videoludico hanno promosso la campagna Play Apart Together che invita a restare a casa e videogiocare, da soli o in compagnia.

Giovedì 2 Aprile 2020
Davide Filiaggi

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Innovazione digitale

Play Apart Together è un’iniziativa lanciata negli ultimi giorni dall’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS) con l’obiettivo di invitare le persone a rimanere a casa e rispettare le linee guida sul distanziamento sociale, promuovendo i videogiochi come forma di intrattenimento utile durante l’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del Covid-19.

I videogiochi, secondo l’OMS, garantiscono un potere terapeutico per i giocatori in quanto strumento di distrazione e mezzo di comunicazione sociale permettendo di rimanere in contatto con i propri amici nelle diverse modalità multiplayer online.

La campagna è stata sostenuta anche dalle principali aziende del settore videoludico e dai maggiori servizi di streaming tra cui Activision Blizzard, Amazon Appstore, Jam City, Riot Games, Snap Games, Twitch, YouTube e Zynga; che hanno rilanciato il messaggio attraverso eventi ed attività speciali nei giochi più popolari.

Anche Unity, l’azienda che permette di creare videogiochi e contenuti interattivi attraverso il motore grafico multipiattaforma, ha partecipato alla campagna rendendo disponibili sulla sua piattaforma una serie di lezioni gratuite, divise in diversi moduli, per l’apprendimento dello sviluppo di videogiochi. Queste infatti le parole del CEO John Riccitiello: "In Unity crediamo che il mondo sia un posto migliore con più giocatori e creatori di giochi. Sia che tu stia giocando il tuo gioco preferito con gli amici su Internet o che  stia imparando a realizzare il tuo primo gioco con alcune delle nostre iniziative di codifica ad accesso libero ora gratuite, #PlayApartTogether può galvanizzare i giocatori per proteggere se stessi e le loro famiglie. Non vediamo l'ora di lavorare con l'industria dei giochi globale per fare la nostra parte come cittadini globali ed appiattire la curva".
 

Cambio di visione da parte dell’Oms? Nel 2019 infatti l’organizzazione mondiale della Sanità ha trattato il tema dei videogames inserendo il “gaming disorder” nell’International Statistical Classification of Diseases and Related Health Problems, la lista ufficiale delle patologie riconosciute dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, descrivendo la dipendenza da videogiochi come un modello di comportamento in cui il gioco ha la precedenza su altri interessi ed attività quotidiane. Il videogioco, nella sua classica accezione di intrattenimento educativo, può apportare un valore aggiunto alla comunità non solo dei gamers ma a tutti coloro che vogliono cercare di distrarsi dalle notizie di cronaca.

 

Fonti

https://womenlovetech.com/gaming-industry-launches-playaparttogether-in-fight-against-covid-19/

https://www.corriere.it/tecnologia/videogiochi/20_marzo_31/i-videogiochi-come-terapia-il-coronavirus-l-oms-promuove-l-iniziativa-playaparttogether-387be994-7346-11ea-bc49-338bb9c7b205.shtml

https://tg24.sky.it/tecnologia/2020/04/01/coronavirus-oms-videogiochi.html


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