Luciano Floridi è “Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito” della Repubblica Italiana

Una delle voci più autorevoli della filosofia contemporanea, Luciano Floridi, è stato insignito del titolo di “Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito” della Repubblica Italiana, la più alta e prestigiosa onorificenza italiana, conferita a coloro che si sono particolarmente distinti nei campi della letteratura, delle arti, dell'economia, del servizio pubblico e delle attività sociali, filantropiche e umanitarie.

Floridi ha commentato: "Sono onorato e orgoglioso di rappresentare la cultura italiana a livello internazionale e di aver ricevuto un titolo così prestigioso dal Presidente Mattarella, al quale sono profondamente grato per questo riconoscimento. Spero di esserne degno”. Attualmente è professore ordinario di Filosofia ed Etica dell’informazione all’Università di Oxford, dove dirige il Digital Ethics Lab, e chairman del Data Ethics Group dell’Alan Turing Institute, l’istituto britannico per la data science. Dal 2021 è anche professore di Sociologia della Cultura e della Comunicazione all'Università Alma Mater di Bologna.

Questa onorificenza è un importante riconoscimento del ruolo che la filosofia continua a ricoprire nella società contemporanea: la filosofia interroga, l’impegno del filosofo è quello di porre domande giuste al momento giusto per avere risposte significative. Interrogarsi è necessario per ripensare ciò che si può definire progetto umano.

Per una filosofia del digitale

Floridi ha strutturato le linee guida per una migliore comprensione dell’ontologia contemporanea ridefinita dagli sviluppi del digitale, introducendo una serie di concetti utili a dare un nome ai rinnovati spazi relazionali. Suoi neologismi come onlife, che definisce l’esistenza sociale derivante dall’iperconnessione, in cui il confine tra reale e virtuale, pubblico e privato è diventato fluido, infosfera, con cui si identifica lo spazio costituito dall’integrazione delle fonti di conoscenza tradizionali e quelle contemporanee, accessibili tramite i sistemi di telecomunicazione (computer, tecnologie audio-video, ecc…), o ancora iperstoria con cui si definisce la dilatazione di presente e passato, dimensioni percepite in maniera completamente diversa grazie all’enorme rete di informazioni e dati disponibili.

Il lavoro di Luciano Floridi ha dimostrato che l’evoluzione della filosofia va di pari passo con quella dell’umanità intera: oggi l’indagine filosofica non può prescindere dalle tecnologie digitali che influenzano la nostra comprensione del mondo e la nostra relazione con esso. In uno dei suoi ultimi scritti, “Pensare l’infosfera”, il professor Floridi dice che la rivoluzione digitale potrebbe escludere il discorso filosofico, a meno che non si decida di “riavviare il sistema”, proprio come si fa con un computer. In un mondo pervaso dall’innovazione, il ruolo della filosofia è quello di dare un significato ai cambiamenti radicali che stiamo vivendo, per affrontare consapevolmente le grandi difficoltà attuali e le sfide del futuro.

Anche al WMF 2021 il lavoro di ricerca e analisi di Luciano Floridi è stato condiviso sul Mainstage davanti alla platea del Festival. Con il suo Intervento il professor Floridi ha proposto un’importante riflessione sulla regolamentazione di un ecosistema digitale per la definizione degli organi di controllo e di gestione di questo spazio.