È arrivato Google Stadia: il mondo dei videogame (forse) sta per cambiare

Big G entra di prepotenza nel mercato videoludico lanciando un servizio rivoluzionario per il gaming che non prevede console. Ecco di cosa si tratta.

Mercoledì 20 Novembre 2019
Simone Di Sabatino

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Esports

Quando Google mette lo zampino in qualsiasi settore c’è da prendere con molta attenzione ogni sua mossa. Big G ha infatti lanciato Google Stadia, il nuovo servizio in streaming di videogiochi che permette di giocare, senza console, a una vasta gamma di titoli presenti sul mercato. Per giocare basta un device di ultima generazione: uno smartphone, un PC o semplicemente il televisore, connettere un joypad e il gioco è fatto. Discriminante fondamentale: avere una buona connessione internet. Google Stadia è uscito sul mercato il 19 novembre 2019 ma lo si può utilizzare – almeno per il momento – solo in tre condizioni di acquisto, con la Founder’s Edition, la Premium Edition e lo Stadia Pro. Con l’acquisto dei tre pacchetti ci si porta a casa lo Stadia controller, un joypad di ultima generazione firmato Google, con cavo e alimentatore per ricaricarlo, e il Chromecast Ultra, alimentatore da parete che massimizza le prestazioni.
In molti la chiamano rivoluzione ma è ancora presto per capire quanto Google Stadia possa cambiare il mondo dei videogame ed, eventualmente, degli esports. Di sicuro il fatto di poter giocare senza una console o un hardware apposito è un fatto inedito per tutti i gamers: pensate di accendere il televisore, collegare un controller e poter giocare, tramite browser Chrome e in alta definizione, a tutti gli ultimi videogiochi in uscita. Niente male vero?

L’idea di Google è quella di lanciare un nuovo servizio di streaming in cloud che possa offrire un nuovo concetto di intrattenimento interattivo. In tal modo tutti gli utenti potranno giocare liberamente e praticamente in qualsiasi angolo del mondo (pensiamo al futuro avvento del 5G) alla massima fluidità possibile. Insomma un’esperienza di gaming rivoluzionaria.
Finora le prime recensioni non sono state particolarmente benevole: Google Stadia sembra infatti essere ancora a una prima fase e questo, si sa, può andare a cozzare con le volontà dei gamers in quanto il prodotto non è ancora ultimato. Tutti sono però d’accordo con il potenziale del nuovo servizio gaming in streaming: Google Stadia non ha praticamente confini e se riuscirà a proseguire la sua formazione in maniera coerente siamo pronti a scommettere di trovarci all’anno zero del gaming.

Come funziona

Google Stadia si candida come una nuova piattaforma di gioco ed entra nel settore di mercato riservato alle varie console come PlayStation 4, Xbox One, PC e Nintendo Switch. Tutto è però pensato libero dall’hardware: l’intera idea si poggia sul cloud gaming in streaming, una sorta di Netflix dei videogiochi, ma con sostanziali differenze, completamente digitale. Stadia utilizza uno store interno dove si possono acquistare servizi e videogiochi. Sul PC è possibile giocare anche grazie alla tastiera (senza joypad quindi), mentre il controller è obbligatorio in caso di smartphone (basta connetterlo al device). Per ora Google Stadia è utilizzabile solo con gli smartphone Google Pixel ma a breve il colosso di Mountain View ha promesso che permetterà la compatibilità con tutti i sistemi Android mentre ci sarà da aspettare qualche mese in più per i sistemi iOs.
I giocatori di Stadia potranno registrare e trasmettere le loro partite direttamente su YouTube, inoltre gli spettatori possono far partire il videogame che stanno guardando grazie a pochi click. Stadia è compatibile con i controller USB di classe HID anche se per prestazioni ottimali è necessario acquistare lo Stadia controller, che integra anche l’Assistente Google e YouTube.
Per ora, come accennato, Stadia necessita ancora di una fase di maturazione, possiede solo pochi giochi nella libreria riservata e deve ancora adattarsi al meglio a tutte le esigenze dei gamers, che necessitano di servizi ineccepibili. È dunque ancora presto per parlare di rivoluzione o meno, fatto sta che il nuovo servizio di streaming di Google è un nuovo soggetto all’interno di un mercato dai numeri incredibili. Un nuovo player da tenere attentamente monitorato.


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