Oggi apre Cop25, la Conferenza ONU sul clima per diminuire le emissioni di CO2

Dopo le proteste dei giorni scorsi del movimento FridaysForFuture in tutte le piazze del mondo, oggi si apre la conferenza ONU che deciderà sul futuro del riscaldamento globale.

Lunedì 2 Dicembre 2019
Simone Di Sabatino

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sostenibilità

Oggi, a Madrid, si apre la Cop25, la Conferenza mondiale sul clima dell’Organizzazione delle Nazioni Unite. Si tratta di un evento molto importante perché i 196 Paesi che si incontreranno dovranno discutere di come diminuire le emissioni di anidride carbonica e avranno un ruolo fondamentale sul futuro del riscaldamento globale.
I cambiamenti climatici sono ormai un tema estremamente attuale e dibattuto. Tutti noi abbiamo sotto i nostri occhi gli effetti dell’innalzamento delle temperature e la cronaca ci ricorda quotidianamente che è necessario intervenire subito, prima che sia troppo tardi. Il movimento globale FridaysForFuture, che ha come icona ispiratrice Greta Thunberg, ha indetto numerosi scioperi nei giorni scorsi proprio per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema e, soprattutto, chiedere agli Stati ONU un intervento concreto. Il nostro ambiente è la risorsa più preziosa che abbiamo e se le politiche scellerate dell’uomo continueranno ad essere cieche e non sostenibili, il futuro del nostro Pianeta potrebbe essere disastroso. L’obiettivo dei governi è di arrivare a zero emissioni di CO2 entro il 2050, pena l’insorgere di disastri ambientali e di conseguenza sociali. Finora le promesse fatte e gli impegni presi dai Paesi agli Accordi di Parigi del 2015 sembrano non essere sufficienti a dare una risposta concreta all’inquinamento globale. In tutto il mondo sono infatti ancora tantissimi i combustibili fossili che minano l’ambiente e c’è ancora tanta altra strada da fare. L’Unione Europea, così come l’India e la Cina, dovrebbero cercare di impegnarsi nel raggiungere l’obiettivo di zero emissioni prima del 2050, ma la sfida è difficile. Il presidente Donald Trump ha chiesto ufficialmente l’uscita degli Stati Uniti dagli accordi di Parigi, una presa di posizione che va in netta contrapposizione con quelli che sono gli obiettivi globali. Anche Bolsonaro, presidente del Brasile, non sembra prendere in seria considerazione il problema dei cambiamenti climatici.

Per tutti questi motivi l’obiettivo della Conferenza ONU Cop25 sarà quello di intervenire sul problema. E con urgenza. Sono 70 i Paesi che fanno parte dell’Alleanza per l’ambiente e che cercheranno di coinvolgere anche altri Stati membri nella subitanea salvaguardia del Pianeta. Se questa conferenza servirà per allineare le politiche e per presentare dei dati temporanei la Cop26, ovvero la conferenza che si terrà nel 2020 a Glasgow, sarà un importante punto di svolta perché i Paesi membri dovranno presentare progetti che spieghino, in maniera efficacia e concreta, il ruolino di marcia per ridurre le emissioni nei successivi 30 anni.

Sono ancora numerosi i problemi e non tutti gli Stati, Italia in primis, hanno un piano sostenibile per raggiungere gli obiettivi. Il mercato del carbonio è ancora molto importante e sarà molto complicato  portarlo velocemente allo zero. Gli allarmi climatici però sono sempre più rumorosi (ultimi in ordine cronologico l’acqua alta a Venezia, gli incendi nella foresta Amazzonica e in Australia) e l’Action Agenda si sta allargando anche a città e aziende, sintomo di un problema reale e sul quale è necessario intervenire adesso.

Il Festival affronta da anni il tema dei cambiamenti climatici e della salvaguardia dell’ambiente. Ognuno di noi infatti può contribuire a fare qualcosa attraverso un comportamento sostenibile, l’utilizzo di materiali non inquinanti, facendo la raccolta differenziata ed evitando packaging di plastica o materiali non riciclabili.
Per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema anche al WMF – We Make Future 2020 parleremo di cambiamenti climatici con esperti del settore, aziende e istituzioni. Dopo il successo degli scorsi anni, con l’esibizione dei Silent Beat, gli interventi di Pietro Milillo e Eleonora Cogo, porteremo nuovamente sul nostro palco speech nei quali saranno affrontati i problemi attuali e temi come la mobilità sostenibile, l’economia circolare, l’e-waste e la sostenibilità.


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