Il Festival promuove e affronta con forza il tema della Legalità e della lotta alla mafia.
Responsabilità, Dovere, Educazione e Cultura sono le basi su cui costruire una società libera da corruzione e malaffare, in grado di preservare la libertà di tutti. Da anni portiamo avanti un percorso che punta a raggiungere questo obiettivo attraverso il digitale e non solo, coinvolgendo tutti: dai più piccoli, il nostro futuro, ai più grandi, il nostro presente.
Parliamo di responsabilità attraverso l’invito a promuovere legalità e a coltivarne la cultura, sui social e sul web, perché il digitale è - e deve essere - uno strumento di contrasto alle mafie.
Guarda il video di alcune delle nostre iniziative sulla legalità ed entra a far parte di questo percorso compilando il form.
Il WMF dello scorso novembre, ha visto alternarsi sul palco numerosi relatori, ospiti e artisti che hanno affrontato da diverse prospettive il tema della legalità e della lotta alla mafia.
Lirio Abbate, giornalista e saggista, e Floriana Bulfon, giornalista d'inchiesta, hanno offerto un importante contributo nel corso del panel dedicato a legalità e ruolo del giornalismo, parlando del concreto rischio di rafforzamento delle mafie proprio in epoca emergenziale; Claudio e Paola Regeni hanno parlato di legalità e giustizia in relazione alla storia di Giulio Regeni e alla costante necessità di tutelare e rispettare i diritti umani in Italia e nel mondo; Luisa Impastato, già ospite al WMF Online di giugno, da Cinisi ha ricordato quanto sia importante portare avanti la memoria e la lotta dello zio Peppino Impastato; Federica Angeli, giornalista de La Repubblica, in passato relatrice al Festival, ha raccontando la sua quotidiana lotta alla criminalità organizzata confermando, anche in questa occasione, il ruolo determinante dei social network.
Anche nelle edizioni passate sono stati molteplici gli ospiti che hanno condiviso la loro lotta contro le mafie: il Procuratore Aggiunto della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, Giuseppe Lombardo, intervenuto per parlare di lotta alla 'ndrangheta e del ruolo del digitale per combattere la criminalità organizzata; Giovanni Paparcuri, superstite dell’attentato Chinnici; Angelo Corbo, della scorta Falcone e sopravvissuto alla strage di Capaci; Tiziano e Piergiorgio Di Cara, Salvatore Cusimano, Direttore RAI Sicilia e autore della diretta della strage di Capaci; Roberta Iannì, figlia di un imprenditore ucciso dalla mafia per aver aiutato lo Stato durante un’operazione antimafia; Pif, intervenuto con un video ringraziamento per la vittoria dell’app NoMa ai WMF Awards.
Consapevoli della potenza dell'arte e della musica nel veicolare i messaggi di sensibilizzazione e mobilitazione, da sempre il Festival abbina agli speech e ai talk anche momenti di show e intrattenimento. I Modena City Ramblers - dopo aver aperto il WMF17 con il brano "I cento passi" - in occasione dei 40 anni di Radio Aut di Peppino Impastato, hanno aperto e accompagnato con la loro musica di denuncia anche tutte le trasmissioni della prima giornata del WMF di novembre.
A giugno 2020, invece, durante il WMF Online - Innovazione Diffusa, il tema della lotta alla mafia ha nuovamente coinvolto ospiti dal mondo della musica: Roy Paci ha infatti parlato del suo nuovo brano e progetto "Siamo Capaci", elaborato in occasione dell'anniversario della strage di Capaci e realizzato insieme a numerosi artisti siciliani.
L’edizione 2018 ha poi ospitato il contest musicale Rassegna nuove tendenze musicali ideato da Rete 100 Passi e insignito il vincitore, Riccardo Maffoni, col Premio Peppino Impastato - Targa 100 Passi.
Le ultime due edizioni del Festival hanno visto alternarsi talk formativi sulla lotta alla criminalità grazie al digitale. Riccardo Meggiato - di PlayGeneration - ha illustrato come il traffico di stupefacenti passi dal mondo digitale; Lorenzo Tondo - giornalista di The Guardian - ha descritto come i social network vengono impiegati nel traffico di esseri umani.
Per il valore riconosciuto all’app NoMa nel suo ruolo di sensibilizzazione e informazione sul tema, nel 2017 è stato consegnato uno degli Awards del Festival dedicato alla “Digital Social Responsibility” a Pif, Tiziano Di Cara e Roberta Iannì, ideatori dell’app. E’ stato poi consegnato al giornalista Paolo Borrometi, un riconoscimento per il lavoro d’inchiesta svolto.
Il WMF ha infine consegnato il Premio Nazionale Paolo Borsellino a Valentino Giampaoli e Eleonora Magno, rispettivamente artista e preside dell’istituto che hanno promosso l’opera “Il sorriso”, un monumento in pietra dedicato a Falcone e Borsellino rimasto in esposizione durante il Festival.
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